Risposte all'impulso

Da REW Wiki.

Risposte all’impulso

L’interpretazione delle risposte all’impulso, è una parte importante dell’analisi acustica. Essa ci può fornire una grande quantità di informazioni relative ad una stanza e in che modo il suono verrà riprodotto al suo interno. Può mostrarci che tipi di trattamento potrebbero esserci di aiuto e se questi sono stati applicati correttamente per ottenere il migliore risultato. Questa pagina spiega le risposte all’impulso e le informazioni che da queste possono essere ricavate e in che modo REW può misurarle ed analizzarle.


Cos’è una risposta all’impulso?

Prima di avvicinarci all’interpretazione della risposta all’impulso, dobbiamo prima capire cos’è. La risposta all’impulso in sostanza è la registrazione del comportamento della stanza, in presenza di un suono estremamente breve, riprodotto ad un livello estremamente alto – qualcosa tipo lo sparo di una pistola. La ragione per misurare la risposta all’impulso (che non significa sparare con una pistola nella stanza), è che essa caratterizza completamente il sistema, costituito dal/dagli altoparlante/i che sono stati misurati, e dalla stanza in cui questi si trovano, al punto in cui il microfono di misura è stato collocato. Un’importante proprietà di un impulso, non intuitivamente ovvia, è che, potendolo scomporre in singole onde sinusoidali, vedremmo che contiene tutte le frequenze alla stessa ampiezza. Strano, ma vero. Questo significa che si può lavorare sulla risposta in frequenza di un sistema, determinando le component in frequenza che compongono la sua risposta all’impulso. REW fa questo con la Trasformata di Fourier della risposta all’impulso, che in sostanza consiste nella sua scomposizione nelle singole componenti in frequenza. Il grafico dell’ampiezza di ciascuna di esse, rappresenta la risposta in frequenza del sistema.
Quando una risposta all’impulso viene misurata utilizzando un’onda sinusoidale sweeppata logaritmicamente, la risposta lineare della stanza, viene opportunamente separata dalla risposta non lineare. La porzione della risposta prima del picco all’istante=0, è in realtà causa della distorsione del sistema. Guardando più attentamente da vicino, si possono vedere compresse orizzontalmente e ridimensionate, coppie della risposta principale all’impulso, ciascuna dovuta alla distorsione armonica. La prima relativa alla seconda armonica, poi la terza, la quarta, ecc. man mano che il tempo diventa più negativo. Il picco iniziale e il suo conseguente decadimento dopo l’istante = 0, rappresenta la risposta del sistema senza la distorsione.