Risposte all'impulso: differenze tra le versioni

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<div align="justify">L’interpretazione delle risposte all’impulso, è una parte importante dell’analisi acustica.  Essa ci può fornire una grande quantità di informazioni relative ad una stanza e in che modo il suono verrà riprodotto al suo interno. Può mostrarci che tipi di trattamento potrebbero esserci di aiuto  e se questi sono stati applicati correttamente per ottenere il migliore risultato. Questa pagina spiega le risposte all’impulso e le informazioni che da queste possono essere ricavate e in che modo REW può misurarle ed analizzarle.</div>
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<div style="text-align:justify;">L’interpretazione delle risposte all’impulso, è una parte importante dell’analisi acustica.  Essa ci può fornire una grande quantità di informazioni relative ad una stanza e in che modo il suono verrà riprodotto al suo interno. Può mostrarci che tipi di trattamento potrebbero esserci di aiuto  e se questi sono stati applicati correttamente per ottenere il migliore risultato. Questa pagina spiega le risposte all’impulso e le informazioni che da queste possono essere ricavate e in che modo REW può misurarle ed analizzarle.</div>
  
  
===<span style="color:#00007f;">Cos’è una risposta all’impulso?</span>===
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<div align="justify">Prima di avvicinarci all’interpretazione della risposta all’impulso, dobbiamo prima capire cos’è. La risposta all’impulso in sostanza è la registrazione del comportamento della stanza, in presenza di un suono estremamente breve, riprodotto ad un livello estremamente alto – qualcosa tipo lo sparo di una pistola. La ragione per misurare la risposta all’impulso (che non significa sparare con una pistola nella stanza), è che essa caratterizza completamente il sistema, costituito dal/dagli altoparlante/i che sono stati misurati, e dalla stanza in cui questi si trovano, al punto in cui il microfono di misura è stato collocato. Un’importante proprietà di un impulso, non intuitivamente ovvia, è che, potendolo scomporre in singole onde sinusoidali, vedremmo che contiene tutte le frequenze alla stessa ampiezza. Strano, ma vero. Questo significa che si può lavorare sulla risposta in frequenza di un sistema, determinando le component in frequenza che compongono la sua risposta all’impulso. REW fa questo con la Trasformata di Fourier della risposta all’impulso, che in sostanza consiste nella sua scomposizione nelle singole componenti in frequenza. Il grafico dell’ampiezza di ciascuna di esse, rappresenta la risposta in frequenza del sistema.</div><br>
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<div align="justify">Quando una risposta all’impulso viene misurata utilizzando un’onda sinusoidale sweeppata logaritmicamente, la risposta lineare della stanza, viene opportunamente separata dalla risposta non lineare. La porzione della risposta prima del picco all’istante=0, è in realtà causa della distorsione del sistema. Guardando più attentamente da vicino, si possono vedere compresse orizzontalmente e ridimensionate, coppie della risposta principale all’impulso, ciascuna dovuta alla distorsione armonica. La prima relativa alla seconda armonica, poi la terza, la quarta, ecc. man mano che il tempo diventa più negativo. Il picco iniziale e il suo conseguente decadimento dopo l’istante = 0, rappresenta la risposta del sistema senza la distorsione.</div>
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<div align="justify">In un sistema perfetto con larghezza di banda infinita e con il perimetro totalmente assorbente, la risposta all’impulso apparirebbe come un singolo picco all’istante = 0 e nient’altro. Per avvicinarci ulteriormente bisogna misurare la risposta di loopback della scheda audio. In un sistema reale, la limitata larghezza di banda crea fenomeni di diffusione (che è drammaticamente verificato, quando si effettuano misure su un subwoofer a causa della sua larghezza di banda molto limitata). Le riflessioni provenienti dalle pareti della stanza, si aggiungono alla risposta iniziale nell’istante che corrisponde a quanto hanno dovuto ulteriormente viaggiare per raggiungere il  microfono. Per esempio, nel caso di un microfono posto a 3 m. dagli altoparlanti, con una riflessione proveniente dal muro che deve percorrere circa 5 m., questa  produrrebbe un picco (distribuito in funzione della natura della riflessione), 5ms più tardi dell’impulso iniziale, poichè il suono impiega circa 5ms per percorrere la distanza aggiuntiva di circa 2 m.
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<div style="text-align:justify;">In un sistema perfetto con larghezza di banda infinita e con il perimetro totalmente assorbente, la risposta all’impulso apparirebbe come un singolo picco all’istante = 0 e nient’altro. Per avvicinarci ulteriormente bisogna misurare la risposta di loopback della scheda audio. In un sistema reale, la limitata larghezza di banda crea fenomeni di diffusione (che è drammaticamente verificato, quando si effettuano misure su un subwoofer a causa della sua larghezza di banda molto limitata). Le riflessioni provenienti dalle pareti della stanza, si aggiungono alla risposta iniziale nell’istante che corrisponde a quanto hanno dovuto ulteriormente viaggiare per raggiungere il  microfono. Per esempio, nel caso di un microfono posto a 3 m. dagli altoparlanti, con una riflessione proveniente dal muro che deve percorrere circa 5 m., questa  produrrebbe un picco (distribuito in funzione della natura della riflessione), 5ms più tardi dell’impulso iniziale, poichè il suono impiega circa 5ms per percorrere la distanza aggiuntiva di circa 2 m.
 
Quando misuriamo le risposte a gamma intera di un sistema di altoparlanti (invece che di un subwoofer), le riflessioni sono più facili da individuare, grazie alla capacità di un sistema con larghezza di banda maggiore, di mantenere il picco dell’impulso (e le riflessioni), piuttosto contenuti , ma sarà necessario aumentare l’asse del tempo per poterli visualizzare. Per la loro individuazione, si consiglia di impostare l’asse Y in modo lineare (%FS anziché dBFS)  e saranno più leggibili con ETC smoothing impostato a 0.</div>
 
Quando misuriamo le risposte a gamma intera di un sistema di altoparlanti (invece che di un subwoofer), le riflessioni sono più facili da individuare, grazie alla capacità di un sistema con larghezza di banda maggiore, di mantenere il picco dell’impulso (e le riflessioni), piuttosto contenuti , ma sarà necessario aumentare l’asse del tempo per poterli visualizzare. Per la loro individuazione, si consiglia di impostare l’asse Y in modo lineare (%FS anziché dBFS)  e saranno più leggibili con ETC smoothing impostato a 0.</div>
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===<span style="color:#00007f;">Finestre della Risposta all’Impulso</span>===
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<div align="justify">Dopo aver acquisito uno sweep, questo viene trattato con la FFT che ne deriva la risposta all’impulso del sistema e la corrispondente risposta in frequenza. I controlli, utilizzati per regolare la posizione e la larghezza delle finestre di destra e di sinistra, usate per derivare la risposta in frequenza, sono accessibili premendo il pulsante "IR Windows", sulla barra degli strumenti.</div>
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<div style="text-align:justify;">Dopo aver acquisito uno sweep, questo viene trattato con la FFT che ne deriva la risposta all’impulso del sistema e la corrispondente risposta in frequenza. I controlli, utilizzati per regolare la posizione e la larghezza delle finestre di destra e di sinistra, usate per derivare la risposta in frequenza, sono accessibili premendo il pulsante "IR Windows", sulla barra degli strumenti.</div>
  
 
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<div align="justify">Le finestre e la regione della risposta all’impulso che esse coprono, possono essere visualizzate  nel grafico dell’Impulso, selezionando "Window" e "Windowed", come mostrato nella figura qui sotto. La posizione di riferimento per la finestra è generalmente il picco dell’impulso.</div>
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<div style="text-align:justify;">Le finestre e la regione della risposta all’impulso che esse coprono, possono essere visualizzate  nel grafico dell’Impulso, selezionando "Window" e "Windowed", come mostrato nella figura qui sotto. La posizione di riferimento per la finestra è generalmente il picco dell’impulso.</div>
  
 
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<div align="justify">Solitamente, le impostazioni di default per le finestre sono adatte e non è necessario modificarle. In stanze di piccole dimensioni, potrebbe essere necessario accorciare la durata della finestra di destra, a circa 300-500ms. Se il grafico della risposta in frequenza appare rumoroso e frastagliato, provate a ridurre il periodo della finestra di destra e cliccate su "Apply Windows" per ricalcolare la risposta in frequenza. Nel caso di stanze molto grandi, la finestra può essere allargata per migliorare la risoluzione in frequenza.<br><br>
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<div style="text-align:justify;">Solitamente, le impostazioni di default per le finestre sono adatte e non è necessario modificarle. In stanze di piccole dimensioni, potrebbe essere necessario accorciare la durata della finestra di destra, a circa 300-500ms. Se il grafico della risposta in frequenza appare rumoroso e frastagliato, provate a ridurre il periodo della finestra di destra e cliccate su "Apply Windows" per ricalcolare la risposta in frequenza. Nel caso di stanze molto grandi, la finestra può essere allargata per migliorare la risoluzione in frequenza.<br><br>
 
La risoluzione in frequenza corrispondente alla durata totale della finestra corrente (destra e sinistra combinate), è mostrata sopra il pulsante Apply Windows. Maggiore è la durata, maggiore è la risoluzione.  Forme alternative possono essere selezionate per le finestre di destra e di sinistra, in modo indipendente.</div>
 
La risoluzione in frequenza corrispondente alla durata totale della finestra corrente (destra e sinistra combinate), è mostrata sopra il pulsante Apply Windows. Maggiore è la durata, maggiore è la risoluzione.  Forme alternative possono essere selezionate per le finestre di destra e di sinistra, in modo indipendente.</div>
  
 
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<div align="justify">Gli utenti ETF, dovrebbero notare che i tempi di gate ETF sono specificati in modo differente rispetto alla durata delle finestre di REW. Per convertire un tempo di gate ETF, nella larghezza della finestra approssimativamente equivalente, moltiplicare per 1.4</div>
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<div style="text-align:justify;">Gli utenti ETF, dovrebbero notare che i tempi di gate ETF sono specificati in modo differente rispetto alla durata delle finestre di REW. Per convertire un tempo di gate ETF, nella larghezza della finestra approssimativamente equivalente, moltiplicare per 1.4</div>
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Versione delle 19:32, 25 giu 2016

L’interpretazione delle risposte all’impulso, è una parte importante dell’analisi acustica. Essa ci può fornire una grande quantità di informazioni relative ad una stanza e in che modo il suono verrà riprodotto al suo interno. Può mostrarci che tipi di trattamento potrebbero esserci di aiuto e se questi sono stati applicati correttamente per ottenere il migliore risultato. Questa pagina spiega le risposte all’impulso e le informazioni che da queste possono essere ricavate e in che modo REW può misurarle ed analizzarle.


Cos’è una risposta all’impulso?

Prima di avvicinarci all’interpretazione della risposta all’impulso, dobbiamo prima capire cos’è. La risposta all’impulso in sostanza è la registrazione del comportamento della stanza, in presenza di un suono estremamente breve, riprodotto ad un livello estremamente alto – qualcosa tipo lo sparo di una pistola. La ragione per misurare la risposta all’impulso (che non significa sparare con una pistola nella stanza), è che essa caratterizza completamente il sistema, costituito dal/dagli altoparlante/i che sono stati misurati, e dalla stanza in cui questi si trovano, al punto in cui il microfono di misura è stato collocato. Un’importante proprietà di un impulso, non intuitivamente ovvia, è che, potendolo scomporre in singole onde sinusoidali, vedremmo che contiene tutte le frequenze alla stessa ampiezza. Strano, ma vero. Questo significa che si può lavorare sulla risposta in frequenza di un sistema, determinando le componenti in frequenza che compongono la sua risposta all’impulso. REW fa questo con la Trasformata di Fourier della risposta all’impulso, che in sostanza consiste nella sua scomposizione nelle singole componenti in frequenza. Il grafico dell’ampiezza di ciascuna di esse, rappresenta la risposta in frequenza del sistema.

Quando una risposta all’impulso viene misurata utilizzando un’onda sinusoidale sweeppata logaritmicamente, la risposta lineare della stanza, viene opportunamente separata dalla risposta non lineare. La porzione della risposta prima del picco all’istante=0, è in realtà causa della distorsione del sistema. Guardando più attentamente da vicino, si possono vedere compresse orizzontalmente e ridimensionate, coppie della risposta principale all’impulso, ciascuna dovuta alla distorsione armonica. La prima relativa alla seconda armonica, poi la terza, la quarta, ecc. man mano che il tempo diventa più negativo. Il picco iniziale e il suo conseguente decadimento dopo l’istante = 0, rappresenta la risposta del sistema senza la distorsione.

Impulse response.png

In un sistema perfetto con larghezza di banda infinita e con il perimetro totalmente assorbente, la risposta all’impulso apparirebbe come un singolo picco all’istante = 0 e nient’altro. Per avvicinarci ulteriormente bisogna misurare la risposta di loopback della scheda audio. In un sistema reale, la limitata larghezza di banda crea fenomeni di diffusione (che è drammaticamente verificato, quando si effettuano misure su un subwoofer a causa della sua larghezza di banda molto limitata). Le riflessioni provenienti dalle pareti della stanza, si aggiungono alla risposta iniziale nell’istante che corrisponde a quanto hanno dovuto ulteriormente viaggiare per raggiungere il microfono. Per esempio, nel caso di un microfono posto a 3 m. dagli altoparlanti, con una riflessione proveniente dal muro che deve percorrere circa 5 m., questa produrrebbe un picco (distribuito in funzione della natura della riflessione), 5ms più tardi dell’impulso iniziale, poichè il suono impiega circa 5ms per percorrere la distanza aggiuntiva di circa 2 m. Quando misuriamo le risposte a gamma intera di un sistema di altoparlanti (invece che di un subwoofer), le riflessioni sono più facili da individuare, grazie alla capacità di un sistema con larghezza di banda maggiore, di mantenere il picco dell’impulso (e le riflessioni), piuttosto contenuti , ma sarà necessario aumentare l’asse del tempo per poterli visualizzare. Per la loro individuazione, si consiglia di impostare l’asse Y in modo lineare (%FS anziché dBFS) e saranno più leggibili con ETC smoothing impostato a 0.


Finestre della Risposta all’Impulso

Dopo aver acquisito uno sweep, questo viene trattato con la FFT che ne deriva la risposta all’impulso del sistema e la corrispondente risposta in frequenza. I controlli, utilizzati per regolare la posizione e la larghezza delle finestre di destra e di sinistra, usate per derivare la risposta in frequenza, sono accessibili premendo il pulsante "IR Windows", sulla barra degli strumenti.

Ir windows.png

Le finestre e la regione della risposta all’impulso che esse coprono, possono essere visualizzate nel grafico dell’Impulso, selezionando "Window" e "Windowed", come mostrato nella figura qui sotto. La posizione di riferimento per la finestra è generalmente il picco dell’impulso.

Ir window.png

Solitamente, le impostazioni di default per le finestre sono adatte e non è necessario modificarle. In stanze di piccole dimensioni, potrebbe essere necessario accorciare la durata della finestra di destra, a circa 300-500ms. Se il grafico della risposta in frequenza appare rumoroso e frastagliato, provate a ridurre il periodo della finestra di destra e cliccate su "Apply Windows" per ricalcolare la risposta in frequenza. Nel caso di stanze molto grandi, la finestra può essere allargata per migliorare la risoluzione in frequenza.

La risoluzione in frequenza corrispondente alla durata totale della finestra corrente (destra e sinistra combinate), è mostrata sopra il pulsante Apply Windows. Maggiore è la durata, maggiore è la risoluzione. Forme alternative possono essere selezionate per le finestre di destra e di sinistra, in modo indipendente.

Ir eft.png

Gli utenti ETF, dovrebbero notare che i tempi di gate ETF sono specificati in modo differente rispetto alla durata delle finestre di REW. Per convertire un tempo di gate ETF, nella larghezza della finestra approssimativamente equivalente, moltiplicare per 1.4


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